Un villaggio sull’acqua articolato su isole e penisole, mare e fiume, canali e lagune, con abitazioni dotate di posto barca privato e ville con spiaggia privata lagunare, tra piazzette e stradine, ponticelli e percorsi pedonali. Oltre a una riserva marina con parco ornitologico e macchia mediterranea, il tutto inserito tra le pinete di una riserva naturale privata di oltre 350 ettari, lungo quasi tre km di spiaggia sulla costa ionica della Basilicata.
Si chiama Marinagri il singolare complesso turistico ecologico integrato situato a Policoro (MT), a un passo dal Parco Nazionale del Pollino e culla dell’antica Heraclea, una delle più importanti colonie della Magna Grecia di cui ancora oggi è possibile visitare le rovine e il Museo Nazionale della Siritide. Cablata in fibra ottica e all’insegna della domotica, la struttura, dotata anche di un lussuoso hotel, invita a praticare tanto sport, dalla nautica da diporto al canottaggio, dall’equitazione al tennis, mentre è in allestimento una vasta area interamente dedicata agli amanti del golf.
Sapete cos’è una veillà? Si tratta di un’antica tradizione dei villaggi alpini valdostani durante le fredde sere invernali, quando, dopo aver cenato, diverse famiglie si rifugiavano insieme nell’angolo della stalla, il più caldo della casa perché dotato di stufa, a raccontarsi storie alla luce delle candele, sgranando fagioli e arrotolando gomitoli di lana, intagliando oggetti di legno e sorseggiando un buon bicchiere di vino, cantando e ballando, per trascorrere insieme il momento della veglia – appunto veillà – prima di coricarsi. Una tradizione che rivivrà la sera del prossimo 28 marzo nel caratteristico villaggio alpino del Grand Haury di Arvier in occasione della ventesima edizione del Millet Tour du Rutor Extrême, storica competizione biennale di sci alpinismo a coppie che avrà luogo dal 26 al 29 marzo in Valle d’Aosta, precisamente ad Arvier, Valgrisenche e La Thuile, organizzata dallo Sci Club Corrado Gex di Arvier con la direzione tecnica dell’alpinista e guida alpina Marco Camandona. Una gara appassionata e spettacolare, in cui atleti professionisti e sciatori amatoriali di comprovata esperienza suddivisi tra senior e giovani, e per la prima volta anche tra ragazzi e allievi, si sfideranno sulla neve fino a oltre tremila metri, tra fuoripista e creste aeree, discese e salite, mettendo in campo ben trecento squadre da diciotto paesi del mondo, dall’Europa agli Usa, dal Canada al Messico, dal Regno Unito al principato di Andorra. Ma oltre a quello puramente sportivo, scopo della kermesse, eletta anche ne La Grande Course – il circuito delle gare più belle e prestigiose dell’arco alpino e dei Pirenei – è anche la sensibilizzazione al rispetto della natura e dell’ambiente, con consapevolezza e attenzione alla sicurezza nel rapporto con la montagna, che saranno anche le tematiche della fiera Mountain Village 2020 allestita in loco. Ed è proprio per valorizzare ulteriormente lo splendido territorio in cui è immersa, con le sue eccellenze enogastronomiche e le preziose tradizioni, che nel villaggio avrà luogo dunque un’antica veillà all’insegna dell’ospitalità e della condivisione, con le case aperte in cui si offriranno piatti tipici locali cucinati secondo le antiche ricette e buon vino valdostano, mentre nel forno comunitario si cuocerà pane di segale e la cappella resterà aperta senza orari. Un forte senso di comunità e solidarietà che si realizza concretamente anche in favore delle associazioni Sanonani Onlus, a sostegno dei bambini nepalesi bisognosi per consentire loro di rimanere dignitosamente nella propria terra di origine senza esserne sradicati e trasferiti altrove, e Parent Project APS per la distrofia muscolare di Duchenne e Becker, grave malattia rara e degenerativa per cui ancora non è stata individuata una cura, allo scopo di finanziare la ricerca e sostenere psicologicamente le famiglie dei piccoli che ne sono affetti.
Un paese di fiumi e laghi ghiacciati non può che invogliare a evoluzioni leggere sulle lame dei pattini, nonostante le temperature sotto zero in giornate comunque allegramente soleggiate.
Ovunque in Québec questo sport è praticabile, tanto che perfino una sua declinazione agonistica, l’hockey, è diventato lo sport nazionale.
Nell’omonima capitale, il luogo prescelto dai pattinatori nella parte vecchia della città è D’Youville, mentre a Montréal lo scenario naturale eccezionale per pattinare è il parco di Mont-Royal con il suo Lago dei Castori ghiacciato, e nella città vecchia offre lisce superfici gelate naturali il bacino Bonsecours, con vista spettacolare su Vieux-Montréal e sul fiume.
Tutti i grandi centri propongono comunque attività di pattinaggio con serate animate e illuminate dalle fiaccole: il Baluchon, in Mauricie, possiede una pista all’aperto tra le più belle del Paese, sviluppata su 5 km lungo la Rivière du Loup. Nella stessa regione, il Domaine de la Forêt Perdue offre ai pattinatori un labirinto di sentieri ghiacciati lungo addirittura 10 km.
Nelle Lanaudière, in un incantevole luogo situato tra Montréal e Trois-Rivière, la Rivière dell’Assomption, la pista è costituita da 2 corridoi lunghi ciascuno 4,5 km, e qui gli amanti delle attività sulla neve troveranno diversi spunti di divertimento www.festiglace.ca.
Ma in Québec esiste anche un vero e proprio villaggio sul ghiaccio: Roberval, nella regione del Saguenay-Lac Saint Jean, nato quasi per caso. Nel 2002 infatti, alcuni pescatori su ghiaccio, delusi dalla stagione poco ricca, decisero di stabilirsi nei pressi del lago attorno a una pista di pattinaggio a forma di anello. L’iniziativa ebbe successo, tanto che le poche capanne originarie si sono trasformate oggi in un suggestivo villaggio di oltre 300 www.villagesurglace.com. Inutile dire che l’atmosfera è assolutamente deliziosa. www.bonjourquebec.com/it