8 settembre 2019 – Tutti pazzi per la Paella, il piatto più celebre della cucina spagnola che il 20 settembre celebra la sua Giornata Mondiale. A promuoverla è la città di Valencia, inossidabile “guardiana” della ricetta originale, dove migliaia di persone si riuniranno in Piazza dell’Ayuntamiento per assaggiarne gratuitamente ventitre tipologie diverse proposte da tredici chef, mentre nei ristoranti spagnoli aderenti all’iniziativa #compartetupaella chi ne mangerà una ne riceverà un’altra in omaggio, e in tante città nel mondo avranno luogo showcooking, masterclass e concorsi. E per l’occasione Valencia allenta le briglie, e invita tutto il mondo a condividere sui social ricette e ingredienti delle proprie varianti con l’hashtag #WorldPaellaDay, a testimonianza della gustosa trasformazione di un piatto umile in vera e propria prelibatezza internazionale.
Chi invece preferisse cimentarsi con la preparazione di quella tradizionale, trova qui la ricetta orginale. Buona Paella a tutti!
Vai in un ristorante indiano e pensi già che mangerai piatti superspeziati. E invece eccola qui la prima sorpresa che la chef Ritu Dalmia, autorevole voce della cucina indiana nel mondo, regala nel suo Cittamani, nel cuore di Milano: spezie sì, ma in misura decisamente ridotta, dosate e utilizzate sapientemente per esaltare ancora di più i sapori delle pietanze.
L’aveva promesso fin dall’inaugurazione autunnale: avrebbe offerto l’India gastronomica più autentica, quella che si prepara in casa e si mangia in famiglia e tra amici. Ma attualizzata secondo il suo stile, che segue il ritmo delle stagioni attraverso materie prime sempre fresche, e quindi reperibili anche in Italia, per diffondere una cultura del cibo fatta di piatti semplici e sani ma di gran carattere, e raccontare tutto il sapore dell’immensa varietà culinaria del suo colorato Paese.
Promessa mantenuta, visto che con la bella stagione arriva anche il nuovo menù estivo. Che porta con sé anche la novità del food pairing, con profumati signature cocktail proposti in abbinamento ad alcuni piatti selezionati. E quello che ho assaggiato è stato davvero sorprendente: ho scoperto che l’Hara bhara, piatto vegetariano a base di polpette verdi di topinambur, piselli e zenzero su salsa di yogurt e riso croccante, è perfetto con il Kadava Pyaar, cocktail secco e amaro con bourbon whisky, chartreuse gialla, Cynar, triple sec, lime e bitter lemon. E che l’anatra affumicata e speziata con zenzero e khada masala fa scintille con il Garm Vaalk a base di Mezcal con pezzetti di salsa piccante preparata in cucina.
Poi, visto che con i cocktail era meglio fermarsi lì, sono passata alla proposta dei nuovi piatti di stagione. Ho assaggiato il Galouti con Garam Masala, macinato di agnello finissimo servito sul parotta (pane indiano originario del sud), i vermicelli di vetro saltati nel wok con yogurt piccante, curcuma e carciofi al tandoori, e il polpo speziato al tandoori, in versione estiva con carote saltate e purè di carote e cumino. Ma da amante dei formaggi quale io sono, ho trovato strepitoso soprattutto il Bread Pakoda (foto apertura), che è un tipico street food indiano fatto con pane fritto in una pastella di farina di ceci speziata e ripieno di patate e formaggio, che la chef ha cucinato con il taleggio italiano. Un’intuizione perfetta, ve lo posso assicurare. Cittamani Piazza Carlo Mirabello 5, 20121 Milano Aperto da lunedì a sabato dalle 12.00 alle 24.00
Lo ammetto: quando ho sentito parlare di risotto allo zafferano con ossobuco di calamaro ho fatto un balzo sulla sedia. Perché per una milanese doc come me l’ossobuco è rigorosamente carne bovina, non certo un mollusco, e il risotto allo zafferano con ossobuco è il piatto più tradizionale in assoluto della mia adorata città. Praticamente intoccabile. Poi, iniziando a entrare nel mood di questo neonato ristorantino tanto piccolo quanto estremamente accogliente, con quella luminosa cucina a vista in stile industrial accessoriata in rame, i tavoli che si alternano tra legno naturale e marmo bianco di Carrara, gli specchi e le lampade di design che giocano con il grigio e il bronzo degli arredi, ho cominciato a capire che qui al Delight – L’Atelier del Gusto va in scena la contaminazione creativa. Sperimentale e raffinata. Tanto più che il locale si trova nel cuore di Corbetta, deliziosa cittadina dell’hinterland meneghino dove le ville storiche contrastano con i filari di vecchie cascine ristrutturate che evocano ancora il sapore dell’antico e autentico borgo lombardo, in un’atmosfera fascinosamente nostalgica.
Perché è proprio qui nella sua città natale che lo chef Fabio Zanetello, dopo tanti viaggi in giro per il globo, ha voluto finalmente realizzare un sogno: dare vita a una moderna trattoria alla milanese per gourmand, in cui sposare le ricette della radicata tradizione territoriale e i suoi ingredienti tipici con sapori fusion dal mondo, lavorandoli anche con cotture innovative. Un locale decisamente insolito per un contesto periferico, che sicuramente ci si aspetterebbe di trovare con molte più probabilità in piena metropoli. Ma se sperimentazione deve essere, sperimentazione sia. E allora ho deciso di stare al gioco, e ho assaggiato non solo il risotto allo zafferano con ossobuco di calamaro (foto in alto), ma anche l’uramaki in casseoula, la cheesecake salata di stracciatella e composta al pomodoro, l’agnello affumicato al tabacco, e la torta di mele trasformata in semifreddo con crumble di parmigiano. Una serie di piatti e sapori sorprendenti, che amalgama gli ingredienti con abilità e fantasia per risultati decisamente insoliti. Perché tutto si può dire, ma non che questo posto manchi di originalità.
Tant’è che non si limita alla tavola: al piano superiore offre anche tre confortevoli camere dalle tonalità calde e prodighe di coccole per chi vi soggiorna, come il frigobar gratuito e il bollitore con te, caffè e tisane. Nel caso, il giorno dopo, si avesse anche voglia di andare a visitare il celebre Santuario della Beata Vergine dei Miracoli, proprio a due passi, noto per l’apparizione miracolosa della Madonna e del Bambino il 17 aprile 1555 a tre piccoli che vi giocavano davanti, e per questo meta ancora attuale di pellegrinaggi e devozione popolare. Ne vale sicuramente la pena. Delight – L’Atelier del Gusto Via Verdi 18, Corbetta (Mi) Aperto da martedí a sabato dalle 19.30 alle 22.30, domenica dalle 12.00 alle 14.30