Rivivere l’antico spirito cavalleresco e promuoverne i valori: è l’obiettivo della prima Giornata Mondiale dei Cavalieri, che avrà luogo a Fornovo di Taro (PR) il prossimo 20 settembre, alla presenza di cavalieri da tutto il mondo, nobiltà europea, dignitari di Stati e Chiese. Tra voli di colombe, lanci di lanterne dei desideri e valzer di mezzanotte, lo scopo degli ideatori, il Barone Kleiner de Grasse e la Baronessa di Montecrestese, è quello di stimolare la volontà di unione tra i popoli, promuovendo la solidarietà, la pace, la comprensione, la tolleranza e il rispetto: nella Cerimonia della Tavola Rotonda le alte personalità poseranno ufficialmente e simbolicamente la loro spada sulla tavola rotonda, segno di forte testimonianza di unificazione universale.
Per rinforzare il messaggio dell’evento è stato anche realizzato il cortometraggio “I cavalieri son di ritorno”, di Stéphane Chopard, contestualizzato nell’epoca medioevale ma ricco di scene di vita attuale e contemporanea: si sottolinea il concetto di “spirito cavalleresco” come atteggiamento e dedizione verso gli altri e verso il bene comune, con piccoli grandi gesti quotidiani per trasmettere esempi concreti di valori umani e cavallereschi. Il film sarà poi disponibile gratuitamente per tutte le scuole che ne faranno richiesta. L’evento, che vanta la direzione artistica di Diego Spagnoli,è aperto a tutti, e l’intero ricavato sarà devoluto a istituzioni benefiche e caritative in Italia e nel mondo, che operano a favore di persone in difficoltà. Info e biglietti su www.gmdc.it Foto: Cesare Groppi
17 aprile 2016 – Il mito eterno di Charlot torna a vivere da oggi al Chaplin’s World, grandioso spazio espositivo multimediale situato nel Manoir de Ban a Corsier-sur-Vevey, nel Cantone di Vaud, dove Charlie Chaplin dimorò per venticinque anni con la famiglia fino al suo ultimo giorno di vita. Molto più che un museo, si tratta di uno spettacolare omaggio all’artista, divertente e commovente al tempo stesso proprio come i suoi film, che consente di immergersi nel suo mondo di cinema e di musica attraverso una collezione di oggetti personali ed esperienze multimediali, per rivivere le molteplici sfaccettature del suo operato. Si passeggia anche nei giardini costellati di sentieri e terrazze. E per una full immersion completa nell’universo di Chaplin, ci si può spingere fino a Losanna, per visitare il Beau-Rivage Palace, dove soggiornò abitualmente prima di trasferirsi definitivamente in Svizzera, e il Musée de l’Elysée, a cui gli eredi hanno affidato diecimila rarissime immagini vintage e negativi che ne documentano l’intera carriera.
Rape, mele, zucche e noci, carne di manzo, di maiale e di pollame, vin brulè, birra e sidro di mele. Erano questi, nell’Irlanda celtica precristiana, i protagonisti dei grandi banchetti di Samhain, la festa celebrata sulla Hill of Ward, presso la città di Athboy nell’attuale contea di Meath. Si teneva tra l’ultimo giorno di ottobre e l’inizio di novembre. L’occasione era la fine del raccolto e la conseguente abbondanza di cibo con tutti i prodotti di stagione.
Al tempo stesso, però, i Celti credevano che Samhain fosse anche un periodo di transizione in cui il mondo dei vivi e quello dei defunti si mescolavano liberando gli spiriti ultraterreni e le forze del male. Per questo al tramonto si travestivano oscuramente e accendevano il fuoco per confonderli, spaventarli e allontanarli.
Irlanda, tutti i festeggiamenti per Halloween
Un miscuglio di tradizioni, misteri e festeggiamenti, insomma, che ancora oggi il Paese mantiene saldamente in vita nel nome di Halloween. L’area del promontorio di Ward e della vicina collina di Tara ospita ancora il Festival di Púca, moderna rievocazione dell’antica celebrazione con accensione della luce simbolica del fuoco attraverso performance avanguardistiche. Mentre a Derry-Londonderry, in Irlanda del Nord, va in scena il tradizionale e maestoso Derry Halloween Festival, che vede le strade della fascinosa città fortificata affollarsi di antichi spiriti grazie agli scenografici travestimenti dei partecipanti, tra spettacoli di luce, musica live e ricette tipiche. Culminando nella variopinta Halloween Carnival Parade, con esibizioni spettrali di circo e danza.
Zucche illuminate da macabre espressioni, derivanti dall’usanza di scavare rape e grandi patate per farne lanterne, invadono ogni città. E i bambini bussano alle porte al grido di dolcetto o scherzetto in ricordo dei coetanei poveri che andavano di casa in casa cantando canzoni o offrendo preghiere per le anime dei defunti in cambio di cibo, solitamente una soul cake (pane appiattito ripieno di frutta), legna o denaro.
Un menù dai sapori più autentici
A essere eliminata dai tradizionali menùdi Halloween, col tempo, è stata la carne. In favore di piatti autenticamente irlandesi a base di patate, frutta e noci. Come il colcannon, con purè di patate, cavolo tritato o cavolo verde e cipolle. E il barmbrack, pane dolce con uvetta e frutta secca che nasconde al suo interno piccoli oggetti, ciascuno con un significato particolare da considerare indizio di accadimenti futuri: un anello rappresenta l’incontro con il vero amore, un ditale l’incertezza del matrimonio, un pezzetto di stoffa una previsione di povertà e una moneta quella di ricchezza.
Senza dimenticare le immancabili mele, che erano legate a presagi d’amore. La buccia pelata a truciolo e lasciata cadere a terra assumeva la forma dell’iniziale del nome del futuro innamorato. Che era in arrivo anche per chi riusciva ad addentarla da una bacinella piena d’acqua. Mentre il vero e proprio corteggiamento consisteva nel sedersi attorno al fuoco a raccontare storie arrostendo noci. Ora questi frutti vengono simbolicamente intagliati a forma di mostriciattoli. Oppure utilizzati nelle torte ricoperte di crema bianca come le vesti dei fantasmi. E nei biscotti a forma di ragni sanguinosamente intrisi di succo di mirtillo rosso.
Ma se volete sapere proprio tutto di quello che accadead Halloween in Irlanda, leggeteQUI.