Mani in pasta, ecco la pizza fai da te

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Mi sono fatta una pizza. Quasi letteralmente. Nel senso che non l’ho impastata, farcita e infornata. Però l’ho ideata e composta, scegliendomi tutti gli ingredienti dal primo all’ultimo: l’impasto con acqua di mare purificata, la farcitura con brie e salsiccia, e una bella spolverata di noci e mandorle tritate. Una vera delizia, come potete constatare dalla foto qui sopra. Ma la cosa curiosa è che non l’ho fatta a casa mia. Ma in pizzeria.

Sì, perché da Mani in Pasta ognuno crea la pizza che vuole, a seconda dei propri gusti e fantasie, intolleranze e allergie. A cominciare dall’impasto, che può essere con una miscela di tre farine macinate a pietra, integrale con spremitura a tutto chicco, grano duro e farina zero, con lievito madre e 72 ore di lievitazione; oppure a base di acqua di mare purificata (che contiene il 50% di sodio in meno), farina integrale, di soia e di segale, semi di girasole, sesamo, lino, miglio, con lievito madre e 36 ore di lievitazione. Per proseguire con un’enorme varietà di ingredienti di ogni genere, pesci e frutta compresi. E in pochi istanti arriva in tavola, fumante e invitante, la pizza dei propri sogni. O, se si preferisce, direttamente a casa propria.

Un’idea assolutamente indovinata quella del patron Andrea Villani, tanto che alle due sedi milanesi già esistenti (via Padova e via Pisacane, con una piacevole atmosfera informale in stile industrial) se ne aggiungerà una terza il prossimo autunno, sempre in città, che oltre a proporre lo stesso sistema fai da te, introdurrà anche proposte gourmet e sfiziose, sempre con materie prime e ingredienti selezionatissimi, e degustazioni guidate di pizze abbinate a vini doc e docg. L’obiettivo è arrivare a quattro locali a Milano per poi guardare anche al resto d’Italia e all’estero, a cominciare da Londra.
Il prezzo? Basta sommare il costo di ogni singola scelta: 4 euro l’impasto con tre farine, 5 euro quello con acqua di mare, 1 euro ogni ingrediente, e il gioco è fatto. Così si decide autonomamente non solo cosa mangiare, ma anche quanto spendere. Perfetto, no?

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