16 novembre 2013 – Benessere, che passione! Soprattutto quando non si tratta di un lusso per pochi ma di un’opportunità per molti. E’ la promessa di Accademia del benessere, il nuovo format interattivo condotto da Emanuela Folliero, da oggi su Rete 4 ogni sabato fino a fine anno, che nasce, vive e si sviluppa sul web. Ogni spettatore, infatti, si può candidare sul sito www.accademiadelbenessere.tv o sulla pagina Fb www.facebook.com/accademiadelbenessere del programma per partecipare gratuitamente, usufruendo di cinquanta diverse attività con medici ed esperti, dal chirurgo plastico al massaggiatore, dall’estetista al dietologo e via dicendo, con trattamenti, incontri, consulenze personalizzate e sedute di allenamento. “Il pubblico, e non soltanto quello femminile, è protagonista attivo e parte integrante di questo programma che cancella i confini tra tv e web –dichiara la conduttrice-, io stessa rappresento la donna di oggi che usa abitualmente internet per informarsi e cercare nuove occasioni. Mi metto anche in gioco in prima persona, anche se non facevo ginnastica da almeno una quindicina d’anni.”
Tante le attività proposte, dalla cioccolato-terapia alla dieta energetica, dalla ginnastica per neo mamme al boot camp, dalla fish therapy ai trucchi per dormire bene, dall’epilazione laser ai nuovi test della pelle, trattamenti efficaci e originali che chiunque desidera per sentirsi in forma. Perché, come sottolinea Folliero, “sentirsi bene è prima di tutto uno stile di vita”.
Tutti i contenuti sono sempre disponibili sul sito del programma e sul portale TGcom24 di Mediaset, nella sezione Blog.
Alimentazione, sport, psiche, wellness, fitness, spa, natura…quante parole sono racchiuse nel concetto di benessere? Quanti stili di vita, abitudini, mondi interiori? E quanti libri si scrivono continuamente per aiutare ciascuno a trovare la sua personale risposta? Ecco quelli che vi suggeriamo.
La bellezza è scienza e sentirsi belli è una questione di chimica: è questo il concetto espresso dal libro Frontiere della dermochimica(Ed. Aracne, pp. 120, € 18), nel quale le due autrici torinesi, nonché ovviamente chimiche, Daniela Gaudiello e Maria Paola Merlo, illustrano lo strettissimo legame tra cosmesi e neuroscienze. La pelle è infatti l’organo di confine tra il corpo e la mente, quindi è profondamente connessa alle nostre emozioni e riflette fortemente i segni della nostra interiorità, che si esternano, ad esempio, nella relazione tra stress e condizioni cutanee, nell’invecchiamento e nel techno-stress. E dunque il cosmetico non ha solo una mera funzione decorativa, bensì può contribuire efficacemente al nutrimento del corpo e dello spirito.
Per questo la dott.ssa Merlo ha anche fondato il brand Ambaduè, specializzato nella produzione di cosmetici green certificati di derivazione vegetale e biologica, come maschere, sieri e anche una linea per bambini. Si tratta quindi di cronocosmetici, adatti a un rituale di skincare che segue i ritmi circardiani della pelle in funzione dei diversi fattori che li regolano giorno e notte, come idratazione, traspirazione TEWL, flusso sanguigno, produzione di sebo, regolarizzazione della temperatura e Ph, tenendo conto delle sue esigenze in ogni momento della giornata.
Ogni parte del nostro corpo esprime un messaggio che aspetta solo di essere compreso: è questo il concetto su cui si basa Anatomia Emozionale(Uno Editori, pp. 189, € 13,90), guida alla psicologia corporea in cui l’autore Carlo Gervasi, esperto del trattamento fisico e della relazione tra le emozioni mente-corpo, oltre che naturopata e iridologo, ci conduce a indagare le scelte di vita che hanno inconsciamente condizionato lo sviluppo della nostra postura, e a individuare le chiavi di lettura per trasformare la nostra figura.
Attraverso contenuti e immagini, il volume fornisce il metodo per comprendere e osservare tanto il nostro corpo e i suoi disagi, quanto il nostro carattere, confermando che mente e corpo sono indissolubilmente collegati, e che il concetto mens sana in corpore sano è quanto di più corretto e veritiero si possa sostenere.
Una sorta di educazione alimentare incentrata sul tubo digerente e basata su una dieta bilanciata che non demonizza alcun alimento ma si limita a consigliare i giusti abbinamenti, separando correttamente quelli a digestione lenta e quelli a digestione veloce: la spiega il naturopata e osteopata francese Frank Laporte-Adamski nel suo nuovo libro La dieta Adamski(Ed. Vallardi, pp. 176, € 14.90), che promuove un metodo alimentare finalizzato a trattare nel modo migliore il «secondo cervello», vale a dire il nostro intestino, da cui dipendono non solo la digestione, ma anche il 70% delle funzioni del nostro sistema immunitario.
Il Metodo Adamski parte infatti dal presupposto che i residui alimentari che si depositano sulle pareti del tubo digerente possono irritarlo e intasarlo, rendendo il corpo più pesante ed esposto a mal di schiena, emicrania, insonnia e problemi circolatori. Un corretto abbinamento degli alimenti favorisce una digestione naturale, eliminando automaticamente ogni altro disturbo. E se qualche volta capita di sgarrare, si può rimediare assumendo dopo il pasto il Lubrilax, lubrificante alimentare vegetale composto prevalentemente da olio extra vergine di oliva e poi da oli essenziali di finocchio, anice verde e cumino, con capsula vegetale a base di amido di mais, in grado di facilitare la discesa dei cibi nell’intestino e quindi la conseguente digestione; si acquista on line sul sito e presso i centri dove viene divulgata la dieta Adamski.
Cosa c’è di più esaltante e appagante che esplorare il mondo semplicemente con le proprie gambe? E’ la proposta di Sara Baxter, che nel suo ultimo libro Storia del mondo in 500 camminate(Ed. Rizzoli, pp. 400, 29,00 €) suggerisce cinquecento itinerari in tutto il globo, alla scoperta di percorsi storici di epoche diverse. Si parte dai sentieri dalla preistoria, quando l’uomo iniziava le sue incursioni nel mondo, per proseguire con quelli delle prime grandi civiltà, continuare con le celebri vie di pellegrinaggio medievali, rotte commerciali e viaggi dei grandi esploratori, per approdare infine all’epoca moderna, con la nascita di una vera e propria cultura del turismo.
Il libro propone itinerari che spaziano dal Circolo polare artico alla Grande Muraglia cinese, dalla Via Francigena al Gran Canyon, dalle alture dell’Himalaya al sentiero dell’argento del Messico, con lunghezza e difficoltà variabili che possono durare da qualche ora a intere giornate, fino addirittura a settimane. Basta scegliere. E mettersi in cammino.
Un curioso viaggio nel tempo alla scoperta delle terme italiane, partendo da quelle storiche di Caracalla per andare a conoscere tutte le più nuove e rinomate. E’ il libro di Annunziata Berrino Andar per Terme(Ed. Il Mulino, pp. 151, 12 euro), che snodandosi sul filo conduttore dell’acqua, le lega tutte tra loro in un susseguirsi di storia e cultura, salute e benessere. Quell’acqua, infatti, che non solo ha scritto la lunghissima tradizione del soggiorno termale nella nostra penisola alla ricerca del wellness psicofisico, ma detiene anche il profondo significato delle fonti, meta sempre attuale dei pellegrinaggi di cura e fenomeni di culto legati a figure sante o divine.
Così, tra sorgenti e stabilimenti, grotte e piscine, fanghi e creme, l’immaginario delle terme, intessuto di sacro e di profano, si svela pagina dopo pagina. Lasciando addosso il desiderio irresistibile di sperimentarle al più presto.
8 maggio 2017 – Il cibo come viaggio e cultura, come intrattenimento e divertimento, come gioco e competizione. Il cibo come lifestyle. Prende il via oggi sul canale 33 del digitale terrestre Food Network, canale interamente dedicato che propone ventiquattro ore no stop di show culinari locali e internazionali, per la gioia di tutti gli appassionati della buona cucina che ne vedranno davvero di ogni. Del resto, si sa, mangiare in compagnia è indubbiamente una delle attività sociali più appaganti. Perché il buon cibo produce gioia, sia nel cucinarlo che nel mangiarlo. Fiore all’occhiello, le due produzioni originali di casa nostra, dove il food è innegabilmente motivo di orgoglio. Parte già questa sera Italiani a Tavola, in cui la voce narrante di Roberta Capua, vincitrice della prima edizione di Celebrity Masterchef su Sky Uno HD, conduce gli spettatori nelle sale da pranzo di diverse famiglie di tutta Italia nell’irrinunciabile rito del pranzo domenicale, per svelarne peculiarità e differenze tra ricette (di cui verrà messa in risalto la preparazione) e portate, dialoghi e abitudini: “Ce ne sono sicuramente, anche se poi, stringi stringi, emerge che gli italiani a tavola sono tutti uguali, soprattutto in alcuni casi: ad esempio quando si cucinano le patate al forno, che, dovunque ci si trovi, non bastano mai”. A luglio, invece, sarà la volta della versione nostrana del talent show Chopped, in cui quattro chef si sfidano nel mixare una serie di ingredienti improbabili in uno straordinario menù da tre portate. A condurlo sarà Gianmarco Tognazzi, abile gestore di “La Tognazza”, l’azienda agricola fondata dal padre nel 1969 a Velletri e ora diventata, con lui, azienda vitivinicola: “Ho avuto la fortuna di conoscere la cucina grazie alla passione di mio padre, che senza saperlo ha anticipato i tempi: parlava di cibo quando non era affatto di moda e prendeva la cucina seriamente ma sempre con quel pizzico di divertimento – racconta -. Ho imparato ad approcciarla allo stesso modo, assaggiando cibi improbabili e abbinamenti bizzarri, quindi in questo programma sarò perfettamente a mio agio. Sfido a trovare qualcuno che come me abbia mai assaggiato un ippopotamo alla pizzaiola!”