Sperimentare la vita dei contadini, mungendo le mucche o foraggiando gli animali da cortile, raccogliendo le verdure nell’orto e la frutta dagli alberi, magari anche rifornendosi di acqua direttamente dalla fonte. Quando ritmi e panorami cittadini cominciano ad andare stretti, i numerosissimi masi altoatesini dell’Associazione Gallo Rosso, che assiste e supporta i contadini locali, sono pronti a offrire ai loro ospiti un’autentica esperienza di vita rurale. Stante il fatto, però, che non si tratta di un lavoro ma pur sempre di una piacevole vacanza, durante la quale beneficiare innanzi tutto dei tanti prodotti genuini come latte e yogurt, vini e distillati, formaggi e marmellate, e tanti sciroppi naturali di frutti ed erbe locali come lamponi, ribes rossi e neri, bacche e fiori di sambuco, menta piperita, erba cedrata, melissa, dente di leone ed erbe selvatiche aromatiche di montagna, raccolti direttamente nei prati e nei boschi in alta quota.
Molti offrono agli ospiti la possibilità di prepararsi pranzi e cene raccogliendo anche liberamente frutta e verdura nell’orto del maso in cui soggiornano. E altri hanno addirittura creato delle vere e proprie piscine naturali, anche dette biolaghi, bacini ornamentali d’acqua dolce, molto spesso balneabili e con un ecosistema perfettamente integrato con il paesaggio circostante, dove l’acqua si libera dalle impurità attraverso un sistema naturale di filtrazione, detto fitodepurazione. Che dopo una camminata in montagna, un’escursione in bicicletta o un’attività nei campi, arriva proprio a proposito.
Alle porte di una città, nei vicoli di un antico borgo, a ridosso di un castello, nel verde della campagna, di fronte all’orizzonte marino; in fattorie, mulini, manieri, ville d’epoca fuori dal tempo, in un pittoresco scenario di sapori, profumi, colori e rumori.
“Dimore d’epoca”, brand di riferimento per strutture turistiche di fascino nato undici anni fa per iniziativa di un gruppo di albergatori che hanno trasformato storici edifici in alberghi di pregio, scopre un’Italia intima e suggestiva che immerge l’ospite nell’atmosfera del luogo, facendogli assaporare le tradizioni, la cucina e l’ambiente naturale, curando a fondo dettagli e ospitalità.
Protagoniste di un nuovo turismo d’elite, le 85 dimore del gruppo sono certamente destinate ad aumentare. Proprio di recente, due nuove affiliate si sono unite al brand: l’elegante Duodo Palace Hotel nel centro storico di Venezia, e l’Hotel Ansitz Kematen, antico alloggio di montagna nel cuore del Renon, su un verde altopiano che sovrasta Bolzano.
Il primo, ex casa signorile del 1600 in puro stile veneziano, con stucchi, pozzo e stemma di famiglia, ha perfino un accesso diretto dal canale, camere dell’ultimo piano con vista sui monumenti e stanze sul canale deliziate dalle serenate in gondola www.duodopalacehotel.com.
L’altro, ricavato da un complesso signorile di 800 anni fa con fienile e chiesetta protetti da alberi secolari e stagno, si stende tra prati e boschi incorniciati dalle Dolomiti, e invita al riposo e al contatto con la natura, tra emozionanti escursioni a piedi e in mountain bike, in un’atmosfera familiare grazie anche alle deliziose camere in caldo stile tirolese www.kematen.it.
Oggi vi racconto di un abbraccio. Un abbraccio avvolgente, intrigante, accogliente. Sicuramente dolcissimo e pieno di calore. Un abbraccio che ho ricevuto, ovviamente. Ma non da una persona. L’ho ricevuto da un luogo, un hotel, per la precisione. Che a dispetto di quanto potrebbero far pensare la sua sontuosa bellezza, il suo abito lussuoso, il suo scintillio prezioso, ha un cuore palpitante capace di scaldare quello di chiunque ci metta piede. A cominciare dal mio, ovviamente.
L’Hotel in questione è lo strepitoso Barrière le Majestic di Cannes, affacciato sulla leggendaria Croisette sempre baciata dal sole e dal tepore della dolcissima Costa Azzurra. E illuminata dai bagliori di un mare turchese così brillante che pare che qualcuno vi abbia gettato una manciata di diamanti preziosi.
Un grande abbraccio di benvenuto
Un hotel di gran lusso, decisamente. Con i suoi marmi pregiati di scalinate e pavimenti, i suoi lampadari scenografici, le sue suites prestigiose. E il suo affaccio sul mitico Palazzo del Cinema, che accoglie uno dei più illustri festival cinematografici al mondo. Oltre a una deliziosa sala interna per proiezioni private.
Eppure il suo lusso è anche altro. È la sua capacità di mettere immediatamente a proprio agio chi ne varca la soglia, con un perfetto spirito di accoglienza. Facendolo sentire il benvenuto in ogni istante del suo tempo trascorso lì.
È così che mi sono sentita anch’io: la benvenuta. In un delizioso weekend deluxe scandito da proposte invitanti, piccole grandi attenzioni e tante, tantissime coccole. Perché le idee messe in campo dal Barrière le Majestic per rendere favolosa la permanenza dei propri ospiti sono tante e allettanti. E basta allungare la mano per vivere tutte quelle che si desiderano.
Un weekend esperienziale tutto da vivere
E io, in questo weekend, ne ho vissute tante. Per esempio, un raffinato aperitivo con Champagne e finger food nella strabiliante Suite Majestic con piscina privata e solarium, maestosamente affacciata sullo spettacolo del golfo. Un favoloso trattamento total body e super relaxing nella raffinatissima Spa. Che, ulteriormente addolcito da te, tisane, frutta secca ed essiccata, mi ha subito rimessa al mondo. O la deliziosa prima colazione dolce e salata con croissant e omelettes, pain au chocolat e formaggi francesi, accompagnata da un pregiato flute di Champagne.
Ma non solo. Ho anche trascorso una divertentissima mattinata con lo chef pasticcere dell’hotel all’antico e coloratissimo mercato alimentare Forville, nei pressi della vivace e centralissima Rue Meynadier affollata di bistrot e botteghe tipiche. Una specie di luna park del gusto pervaso da tutti i più invitanti sapori locali di ogni genere, dai formaggi alle baguette, dalle quiche alla charcuterie, dalla frutta ai vini. E profumato da fiori variopinti di ogni sorta.
Io, per sposare entrambi, mi sono concessa un bel fritto di irresistibili fiori di zucca caldi caldi, appena fritti in padella appositamente per me! Oltre ad aver sbocconcellato qua e là tante altre prelibatezze tipiche.
Poi, con gli acquisti fatti, mi sono cimentata con lui nelle cucine dell’hotel nella preparazione di un dolcissimo crumble di mela con spuma di yogurt. Che mi è stato portato in tavola a fine pasto: niente male il risultato, vero?
L’altra esperienza deliziosa, oltre che decisamente sorprendente, è stata con il vulcanico bartender dell’hotel, Emanuele Balestra. È così esperto di botanica e appassionato di erbe e dintorni da aver creato al suo interno un giardino aromatico in cui coltivarle. Addirittura arricchito dalla presenza di insetti benefici in grado di favorire il processo. Per poi utilizzarle nei suoi fantasiosi cocktails, distillandole per creare veri e propri profumi commestibili. Ed estraendo aromi da fiori, frutti e petali: violette e salvia, verbena e lavanda, camomilla e basilico, melissa e menta piperita, bergamotto e limone di Mentone, e tanto altro ancora. Ho perfino scoperto qualche chicca della natura di cui ignoravo totalmente l’esistenza, come i gerani al profumo di menta e cioccolato, e la salvia al sapore di rosa.
E il bello è che prima di servirvi il vostro drink, lui vi spruzza sulla mano, sul cocktail o su un nastro avvolto intorno al bicchiere il profumo del suo ingrediente principale, per una completa esperienza sensoriale gustativa e olfattiva. La mia è stata all’insegna di un cocktail con estratto di mimosa, lime e pompelmo rosa salato, che non vi sto a dire la delizia. Ma, da amante della birra quale io sono, ho trovato stupenda anche la sua Blanche du Majestic, bianca e aromatizzata con arance amare di Grasse, coriandolo italiano e pelargonium rosat, una varietà di geranio.
Il caldo abbraccio di Cannes
E poi ho mangiato divinamente al sole al ristorante dell’hotel sulla spiaggia, e cenato al luccicante Casinò. Ho raggiunto con l’imbarcazione privata le Isole di Lerins, due isole-gioiello davanti a Cannes, Santa Margherita e Saint Honorat, assolutamente da visitare. E ovviamente mi sono concessa una piacevolissima passeggiata tra il lungomare della Croisette e il Le Suquet, cuore antico di Cannes con i suoi vicoli suggestivi e il castello fino a cui arrampicarsi per godere di una vista panoramica strepitosa.
Quante cose ci sarebbero state ancora da fare! Sorvolare la Costa Azzurra in elicottero, effettuare un wine tour, fare un corso di mixologia o di diving, allenarsi anche con un personal trainer, e così via. Perché questo hotel incredibile offre un’infinità di esperienze e di coccole che basta chiedere. In un’atmosfera professionale ma allo stesso tempo cordialissima che fa venire voglia di non andarsene più. O quanto meno di tornare. Presto, molto presto.
Hotel Barriere Le Majestic 10 Bd de la Croisette 06400 Cannes