Gli amanti del caffè possono vivere un’insolita esperienza percorrendo la peruviana Ruta del Café, itinerario che parte dalle provincie di Chanchamayo e di Satipo per andare alla scoperta delle zone di produzione del cosiddetto “oro verde”: situate nel dipartimento di Junín dove si produce circa il 34% dell’intera produzione del Paese, conducono poi alle principali piantagioni del caffè organico peruviano percorrendo una strada completamente asfaltata, circondata da paesaggi popolati da un’incredibile varietà di flora e fauna.
A Villa Rica, nel cuore della selva di Pasco, è anche possibile prendere parte alle diverse fasi di lavorazione, dalla selezione, alla miscela, alla tostatura; qui a fine luglio si svolge il Festival del Caffè, mentre in tutto il Paese il 27 agosto si celebra la Giornata del Caffè peruviano.
Il prezioso chicco rappresenta infatti una consistente fonte di reddito per migliaia di piccoli agricoltori locali che ne esportano circa il 95% in mercati esteri grazie all’alta qualità, aroma e sapore; attualmente, inoltre, circa il 30% della produzione è certificata come sostenibile, e oggi il Perù vanta il maggior numero di Rainforest Alliance Certified piantagioni di caffè nel mondo.
Pasqua, primavera, luce. Cioccolato.
Di più, uova di cioccolato.
Perché quest’anno non proviamo a creare il nostro dolcissimo uovo, utilizzando quello che preferiamo (fondente, al latte o perfino bianco) e personalizzandolo a piacimento con decorazioni fantasiose?
Facciamo così: io vi do ricetta e procedimento. Ma anche un paio di consigli su uova (e non solo) artigianali strepitose per andare comunque sul sicuro e chiudere il pasto decisamente in bellezza. Al limite farete il pieno di cioccolato. Che per il buon umore è comunque cosa buona e giusta.
LA RICETTA DELL’UOVO DI PASQUA
Ingredienti: 2 mezzi stampi da uova pasquali 500 g di cioccolato da copertura 1 termometro per dolci 1 cucchiaio di legno 1 teglia la sorpresa da inserire nell’uovo
Procedimento:
Riempite una pentola d’acqua fino a poco più della metà e portate ad ebollizione, poi abbassate la fiamma e immergete un pentolino più piccolo contenente il cioccolato da sciogliere senza bagnarlo, fatelo sciogliere e con il termometro per dolci verificate che la temperatura si mantenga intorno ai 42°.
Togliete la pentola dal fuoco e versate i 3/4 del cioccolato fuso su una superficie liscia (in marmo, vetro o ceramica), lasciando quello restante a bagnomaria. Fatelo raffreddare sulla superficie, girandolo con un cucchiaio di legno fino a raggiungere la temperatura di 30° (controllate con il termometro per dolci), poi versatelo nel pentolino insieme alla parte restante, verificando che la temperatura non sia inferiore ai 35°, altrimenti rimettete il pentolino a bagnomaria fino a quando avrà raggiunto quel livello.
Prendete i due mezzi stampi, versate all’interno il cioccolato fuso e fateli roteare lentamente, in modo da spalmarlo uniformemente su tutta la superficie.
Metteteli in frigo per un paio d’ore finché il cioccolato si sarà solidificato, poi staccatelo delicatamente e lisciate i bordi aiutandovi con un coltello, per rimuovere eventuali grumi o sbavature.
Inserite in una delle due metà la sorpresa.
Fate scaldare il forno a 180-200° per 15 minuti e mettetevi una teglia vuota, appoggiate per qualche secondo le due metà uova nelle parti da unire in modo da ammorbidirle e unite i bordi facendoli combaciare bene.
Ingredienti per la glassa decorativa: 250 grammi di zucchero a velo succo di limone (1/2 limone) 2 albumi d’uovo (50 grammi circa) colorante naturale (es. succo di fragole, polvere di zafferano o coloranti naturali alimentari già pronti)
Procedimento:
Unite zucchero a velo, succo di limone e albumi, e lavorate con il mixer con fruste per 3-4 minuti, poi incorporate il colorante naturale, creando un impasto morbido e non troppo liquido. Se necessario, per aumentare la consistenza aggiungete zucchero a velo.
Mettete l’impasto nel sac à poche e decorate l’uovo come preferite.
Lasciate seccare per mezz’ora per far indurire le decorazioni.
E per un effetto sbalorditivo…
Ok, ci siamo divertiti. Ma se volete provare qualcosa di davvero strepitoso, io ho scovato due deliziose signore, vere e proprie maître chocolatier di smisurata maestria e fantasia, che propongono le loro personali e sbalorditive collezioni di prodotti ad hoc, fatte di figure dolcissime e ingredienti irresistibili, naturalmente con cioccolato di altissima qualità.
Nel laboratorio milanese di Solbiati Cioccolato nascono dalle abilissime mani di Simona Solbiati uova di Pasqua in fine cioccolato belga al latte, fondente o bianco, impreziosite da piccoli decori romantici e dall’immancabile sorpresa all’interno. Ma ci sono anche l’Uovo Nido, un guscio di cioccolato fondente che custodisce un uccellino di cioccolato al latte; il Monogramma, con la propria iniziale in cioccolato bianco incorporata nel guscio; un dolcissimo Calimero e un intero mondo fiabesco di animaletti disegnati e decorati, come coniglietti, anatre, galline. In più ci sono le piccole uova al cioccolato fondente e al latte contenute in una speciale EggsBox, realizzate a sostegno dell’associazione CDKL5 Insieme verso la cura Italia, per la ricerca sulla sindrome CDKL5, rara malattia neurologica genetica che ancora non trova una cura.
E io mi sono divertita a decorare un uovo con un cuore di cioccolato bianco. Che ne dite?
E’ una girandola di figure e sublimi abbinamenti di sapori la Capsule Collection Pâques 2022 di Charlotte Dusart, che accanto alle praline realizzate e dipinte a mano tutto l’anno nel laboratorio a vista della sua Cioccolateria Belga, nel cuore di Milano, propone golosissime uova ripiene di dragées, di ovetti e di croccantini al caramello, tavolette farcite, coniglietti di cioccolato, ovetti ripieni, e perfino una sorta di Calendario dell’Avvento in modalità pasquale, in cui le finestrelle da aprire giornalmente nascondono piccole sorprese di cioccolato.
Io ho trovato geniali le Uova d’Oro, package con sei uova (fondente, al latte, bianco) spolverate d’oro che ricorda i tradizionali contenitori in cartone di quelle fresche. E irresistibili gli abbinamenti per i ripieni di frutta fresca e secca, gianduia e cremini…
Venite a sbirciare con me in laboratorio le varie fasi della produzione…
Sei nuove stelle brillano nel cielo della Slovenia. O, per meglio dire, illuminano le sue tavole appetitose, fatte di ingredienti locali di gran qualità che, con la loro fantasiosa miscela di sapori tra Alpi, Mediterraneo, Pianura Pannonica e penisola balcanica, danno vita a una vera e propria filosofia culinaria basata sul principio “dal giardino alla tavola”, esaltata dalla creatività degli chef.
I quali così, passo dopo passo, hanno finalmente fatto il loro meritatissimo primo ingresso nella prestigiosa Guida Michelin, conferendo due stelle alla Chef Ana Roš del ristorante Hiša Franko per la sua moderna interpretazione della cucina tradizionale e la straordinaria esperienza gastronomica, e poi a Tomaž Kavčič del Pri Lojzetu pioniere del movimento Slow Food sloveno con la sua cucina pura e genuina che utilizza eccellenti materie prime locali come gli scampi dell’Adriatico e il tartufo bianco istriano, Uroš Fakuč del Dam, Gregor Vračko del Hiša Denk, Jorg Zupan dell’Atelje, Uroš Štefelin del Vila Podvin.
Oltre ad altri sei ristoranti – Gostišče Grič (Luka Košir), Monstera bistro (Bine Volčič), Hiša Franko (Ana Roš), Gostilna Krištof (Uroš Gorjanc), Gostilna za Gradom (Davide Crisci), Gostilna Mahorčič (Ksenija Krajšek Mahorčič) – che hanno ricevuto il Michelin Sustainability Award, consolidando ulteriormente la posizione del Paese, vero e proprio cuore verde d’Europa, di pioniere nel settore della sostenibilità, grazie anche alle tante strutture certificate – hotel, agriturismi e tante altre soluzioni di sistemazioni green – con noti marchi ambientali (EU Ecolabel, Green Globe, Travelife, EMAS, Green Key, Bio Hotels) e con il marchio di qualità per il turismo sostenibile ‘Slovenia Green Accommodation’.