Una vacanza alle isole Seychelles può essere già da sé il sogno che diventa realtà. E quando si comincia a sognare, tanto vale farlo in grande. Perché può accadere che l’impensabile diventi realizzabile. Anche solo per un po’. Ad esempio, avete mai mangiato un pipistrello al curry al ristorante a piedi nudi, creato collane di conchiglie raccolte sulla spiaggia, cucinato piatti deliziosi con il cocco? Avete mai fatto un massaggio balinese con oli naturali realizzati con prodotti tipici scelti in base alla vostra data di nascita? E vi siete mai immersi realmente, e non soltanto al cinema, nell’emozionante mondo colorato di Nemo?
E’ soltanto una piccola parte di quello che si può fare all’hotel Paradise Sun della compagnia Tsogo Sun, situato ad Anse Volbert sull’isola di Praslin, e affacciato sull’incantevole spiaggia bianca di Côte d’Or con alle spalle la riserva naturale della Vallee de Mai. Un luogo da sogno dove sognare in grande, si diceva. Ma se ancora non vi basta, c’è anche di più. Si chiama MAIA Luxury Resort & Spa, della medesima catena, trenta ville con piscina in collina o vicinissime alla spiaggia, immerse nel verde della costa sud occidentale di Mahè, con vista strepitosa su Anse Louis e sull’oceano Indiano. Sì, perché qui tutto ruota intorno al gusto personale di ogni singolo cliente, grazie a un maggiordomo dedicato per l’intero soggiorno con il compito di soddisfare ogni suo desiderio. Volete cenare sulla spiaggia in piena notte o fare colazione in spa a qualunque ora vi svegliate, mangiando solo ciò che preferite, fosse anche il pesce che voi stessi avete pescato poco prima? Magari addirittura cucinandolo in prima persona o affidandolo alle abili mani dello chef (e sappiate che ce n’è anche uno italiano)? Volete fare una lezione di yoga in camera o un lunghissimo massaggio full body effettuato con un mix di tecniche tipicamente locali? Passeggiare nella foresta pluviale alla scoperta del Jellyfish Tree a rischio estinzione, andare in elicottero a scovare la tartarughe giganti di La Digue, visitare una piantagione di vaniglia? Tutto è possibile, basta farlo sapere al solerte maggiordomo. Tanto più che con la formula “Beyond All-Inclusive” tutto quello che accade in hotel è incluso nel prezzo. Che ovviamente è di una certa consistenza. Ma una volta tanto per un sogno si può anche non badare a spese, no?
UN ANNO DI MARE SULLE SPIAGGE BIANCHE DI ANTIGUA
365 spiagge, una per ogni giorno dell’anno. Sabbia bianchissima e finissima, mare cristallino, vegetazione tropicale. Impossibile resistere al fascino di Antigua, una delle isole più seducenti dei Caraibi dove si può ancora assaporare la magica atmosfera delle Indie Occidentali. Soprattutto quest’estate, finalmente raggiungibile in modo comodissimo e veloce. Ogni mercoledì, fino al 1° settembre, decolla infatti con Best Tours il nuovissimo volo diretto charter Milano Malpensa/St. John’s (Antigua), con gli Airbus A330-200 della compagnia aerea Livingston. E una volta raggiunta la magica isola, la strutture proposte dal tour operator sono davvero tante, di alta qualità e per tutte le tipologie: coppie, single, gruppi di amici e famiglie con bambini, con possibilità di personalizzare il viaggio in base alle richieste specifiche. Per citarne solo qualcuna, il Sandals Grande Antigua Resort & Spa e Mediterranean Village accetta solo coppie, mentre l’informale e allegramente caraibico Jolly Beach Resort & Spa organizza addirittura matrimoni da sogno per chi decide di compiere proprio lì il grande passo, tra la vegetazione dei giardini tropicali con romantica vista sul Mar dei Caraibi. In perfetta sintonia con la natura che lo circonda, l’Hawksbill by Rex Resorts riserva una delle sue quattro spiagge esclusivamente ai naturisti, ma chi ama la vacanza a stretto contatto con il paesaggio si troverà benissimo anche all’Hermitage Bay, piccola e incantevole oasi di pace e tranquillità. I più esigenti sceglieranno i cottage sul mare del Galley Bay, le suite nei giardini tropicali affacciate sull’oceano del Carlisle Bay, o addirittura il Jumby Bay Resort sull’isola di Long Island, uno dei più suggestivi ed esclusivi dei Caraibi, raggiungibile solo con un’imbarcazione riservata agli ospiti. 365 spiagge sono davvero tante, e sono un ottimo pretesto per tornarci ancora, e ancora, e ancora… www.besttours.it
TAHITI, MAGIE DI UN’ESTATE POLINESIANA
Heiva Nui, ovvero la grande festa che ogni anno per l’intero mese di luglio accende Tahiti popolandola di ballerini, cantanti, atleti, artigiani e agricoltori in arrivo dai cinque arcipelaghi della Polinesia Francese. Tutti pronti a prendere parte all’emozionante carrellata di danze, canti, sport e artigianato in onore della cultura polinesiana, per celebrare la ricchezza artistica del Paese e al tempo stesso commemorare la presa della Bastiglia in seguito all’annessione di Tahiti alla Francia nel 1881.
I preparativi fervono fin dal mese precedente con i concorsi delle scuole di danza che si sfidano nel corso della manifestazione, preparando al momento clou della grande festa: il 22 luglio, la sera dell’Heiva i Tahiti, in cui si decreteranno i vincitori dei concorsi di canto e balli tradizionali. A queste giornate si alternano manifestazioni sportive, fra cui Heiva va’a i Tahiti, le classiche gare di va’a (la tradizionale piroga polinesiana) e l’Heiva Tu’aro ma’ohi, tipiche competizioni Maohi come l’arrampicata sulle palme da cocco o le corse dei portatori di frutta.
Visitare la Polinesia Francese durante l’Heiva è dunque già di per sé un’esperienza emozionante. Ma quest’anno c’è qualcosa di più: la magia di un’eclissi solare totale. L’11 luglio, intorno alle 8.30 del mattino, la luna si frapporrà tra sole e Terra e alle Tuamotu il buio sarà totale; per qualche minuto, in pieno giorno, calerà la profumata notte tropicale. Per pochi incantati momenti, la luna sopra gli arcipelaghi sarà circondata da una corona di luce, resa ancora più straordinaria dalla cornice dei tropici. L’eclissi sarà particolarmente visibile in una fascia di circa 220 km che include le isole della Società e, soprattutto, l’arcipelago delle Tuamotu.
La leggenda polinesiana racconta che l’eclissi sia un convegno amoroso fra La’a, il dio sole, e Marama, la dea luna. La’a, infuocato d’amore per Marama, rischierebbe di bruciarla: costretti a vivere separati, i due amanti non possono che vedersi poche volte nel corso dei secoli e quando si incontrano, la magia del loro amore è ammirata dal mondo durante un’eclissi solare totale. www.tahiti-tourisme.it Foto Tim Mckenna, G. Le Bacon, N.Perez
BARBADOS, ROMANTICO SET DI UN MATRIMONIO DA FAVOLA
Per chi sogna un matrimonio da soap-opera, di quelli celebrati su una spiaggia bianchissima alla luce del tramonto e con la voce del mare per colonna sonora, di quelli, insomma, che più romantici di così non si può, Barbados è lo sfondo perfetto per una fuga d’amore davvero indimenticabile.
Tanto per cominciare, una volta sbrigate le pratiche burocratiche richieste dallo stato italiano, sull’isola è possibile sposarsi anche il giorno stesso dell’arrivo. Lì infatti non è richiesto un periodo di permanenza minima prima della cerimonia e la luna di miele può cominciare subito dopo. A questo punto si può dare libero sfogo ai sogni: i wedding planner dell’isola sono abituati a realizzare anche quelli più stravaganti, come sposarsi sott’acqua, in una vecchia piantagione di canna da zucchero per cominciare la vita a due sotto dolci auspici, o in una piccola baia per la più intima delle cerimonie. Del resto, gli scenari naturali di Barbados sono assolutamente sorprendenti. Isola corallina di origine vulcanica, ricca di piccole baie e insenature che paiono trovarsi fuori dal mondo, offre anche, a chi la cerca, un pizzico di avventura: basta spiegare le vele e farsi trasportare al largo a bordo di un comodo catamarano o una sportiva barca a vela. E magari, chissà, approfittare per sposarsi direttamente a bordo. Perchè non esiste sogno d’amore che non possa essere realizzato, in un posto in cui matrimonio è sinonimo di piedi nudi accarezzati da sabbia fine come cipria, mentre la risacca fa da marcia nuziale e accompagna verso un altare sulla spiaggia. I più intrepidi possono anche decidere di celebrare la cerimonia direttamente in acqua in un rito tanto ancestrale quanto romantico. E se ancora la mitica domanda di matrimonio non è stata posta, sortirà effetto assicurato davanti a uno dei tramonti che hanno reso celebre la magia di questa isola nel mondo. All’imbrunire, le lunghe spiagge della costa occidentale si tingono di rosso e fanno da sfondo a languide passeggiate, mentre la natura più selvaggia della costa oceanica conquista con la sua travolgente energia… MAURITIUS, NUOVE STRUTTURE NELL’ISOLA DEL SORRISO
Affascina il visitatore con il suo straordinario spettacolo di culture, razze, lingue e religioni diverse che convivono pacificamente l’una accanto all’altra. Oltre, ovviamente, che con l’incanto dei suoi paesaggi e la calorosa ospitalità della sua gente.
E così l’industria turistica locale ha dato un colpo di acceleratore, mandando segnali di grande dinamismo. Dal prossimo mese, infatti, nuove aperture e inaugurazioni saranno all’insegna dell’innalzamento della qualità e del lusso. In agosto riaprirà l’Heritage Le Telfair Golf & Spa, dopo lavori di estensione e restyling. Restyling che sta interessando anche il Veranda Grand Baie Hotel & Spa, che il 1° ottobre si presenterà nella sua nuova veste. Grande attesa anche per la riapertura del Trou aux Biches Hotel del Gruppo Beachcomber Hotels, il 1° novembre 2010. La location originaria è rimasta inalterata, ma la struttura è stata completamente ricostruita per diventare un resort 5 stelle lusso in stile villaggio. Il 1° dicembre 2010 si alzerà invece il sipario sul Long Beach, la nuova proprietà Sun Resorts ideata come urban beach resort, 5 stelle nella località di Belle Mare. Agli inizi del 2011 l’arrivo del St Regis Resort & Spa Mauritius del gruppo Starwood sorgerà nella penisola di Le Morne, patrimonio dell’Unesco. IL SILENZIO COLORATO DEL BORNEO MALESE
Paradiso da scoprire, sopra e sotto il mare, il fascino del Borneo Malese colpisce da sempre la fantasia di scrittori e viaggiatori con le lussureggianti foreste, le tradizioni, il sapore esotico e il mare incontaminato. Ed è in questa terra misteriosa e invitante, di una bellezza silenziosa e colorata, circondata da un’intatta barriera corallina, che TOASSOCIATI propone una vacanza su due splendide isole dell’arcipelago, pervase da quella magica atmosfera un po’ esotica e un po’ seducente capace di far perdere la dimensione del tempo e dei rumori metropolitani.
Al largo delle coste orientali del Borneo Malese, immersa in un’immensa area marina protetta, l’isola di Lankayan con la sua fitta vegetazione offre acqua cristallina, spiagge bianchissime e splendidi banchi di coralli, dove i subacquei nuotano tra pesci pappagallo, pesci pagliaccio e pesci pipa, granchi ragno, nudibranchi, grandi razze e barracuda, diversi tipi di corallo, stelle marine, spugne e colorati anemoni di mare, ed è quindi l’ideale anche per chi ama semplicemente fare snorkeling. Qui, il Lankayan Island Dive Resort è un’incantevole struttura che dispone di soli 16 bungalow, con accesso diretto alla spiaggia di sabbia evanescente e corallina affacciata su albe e tramonti spettacolari.
Al largo delle coste sud-orientali, invece, la piccolissima isola di Mataking è uno degli ultimi tesori nascosti tuttora intatti, dove le tartarughe vengono a depositare le uova tra i canti di uccelli variopinti, mentre i fondali, ricchi di pesci rana, pesci pipa,spugne e colorati anemoni di mare oltre ad altre rare specie marine, offrono ai sub un’esperienza davvero unica. Il The Reef Dive Resort è la sola ed esclusiva struttura presente sull’isola, ospita un massimo di 70 persone in 8 chalet con vista mare e 24 camere deluxe, magnificamente integrate nell’ambiente naturale. www.toassociati.com
3 febbraio 2015 – Arriva al Teatro Nuovo di Milano questa sera, dove resterà fino al 15 febbraio per poi proseguire in tournèe fino al 31 marzo. Interprete e regista di questo particolarissimo “Don Giovanni”di Molière, un celebre classico ma tecnologico e multimediale nell’allestimento, Alessandro Preziosi svela di sentirsi per certi aspetti più milanese che partenopeo, in quanto non si riconosce nella spregiudicatezza caratteriale tipica dei suoi concittadini. Ma confessa che in questo suo Don Giovanni c’è indubbiamente tutta la sua napoletanità. “In lui c’è tutto l’istinto di provocatore che anch’io mi ritrovo addosso da quando ho lasciato la mia città. E’ una caratteristica tipicamente napoletana: non resisto al desiderio di provocare quando incontro chi ha pudore di qualcosa. Vogliamo liberarli da queste inutili catene, e l’attualità di Don Giovanni sta proprio nella capacità di sedurre e persuadere il suo interlocutore con il linguaggio. E’ quello che io cerco di fare abitualmente con il pubblico. Ed è questa la vera napoletanità che mi porto dentro.”