Sono due gustosi prodotti tipici a dominare il riposante paesaggio collinare di pascoli e boschi verdi della Valle dell’Emme, vicino a Berna, solcato da numerosi percorsi da godersi piacevolmente a piedi o in bici e puntellato da abitazioni dall’architettura ancora fortemente autentica.
Il più simbolico e conosciuto è indubbiamente l’Emmentaler DOP: l’itinerario del formaggio da Burgdorf a Langnau su due ruote guida alla scoperta di caseifici e fattorie per scoprire i segreti dell’arte casearia, dall’allevamento bovino fino al prodotto finale.
Ma non sono certo da meno i deliziosi biscotti Kambly, la cui fabbrica si trova a Trubschachen, raggiungibile con un apposito treno che parte da Berna o da Lucerna per una visita speciale: nel laboratorio si può ammirare la maestria dei pasticceri oppure seguire il percorso del pane e dei bretzeli, per scoprire la storia di questa azienda familiare orgogliosa della sua tradizione.
12 febbraio 2021 – “Spazi culturali e turistici di particolare importanza cittadina e interesse generale”: con questo titolo Madrid promuove a simboli di cultura dodici ristoranti centenari, sottolineando non solo l’indiscussa tradizione culinaria iberica, ma mettendo particolarmente a fuoco quella della capitale, erede di un crogiolo di culture che nel tempo hanno contribuito a crearne la forte identità gastronomica, ponendosi anche come potente attrazione turistica e generatrice di ricchezza.
I dodici locali storici sono illustrati in questa mappa culturale.
Inutile negarlo: la primavera, con le sue lunghe giornate piene di luce e di tepore, porta inevitabilmente con sé un’irrefrenabile voglia di weekend. Altri luoghi, altre esperienze e, perché no, altri sapori. Meglio ancora se sono quelli tipici del territorio prescelto. Che ne direste di un break a tutto gusto in Canton Ticino, costruito ad hoc sulla scia dei suoi deliziosi prodotti locali? L’itinerario tra gusto e turismo non può che partire da Bellinzona, la capitale del Canton Ticino incastonata nelle viscere alpine lungo il San Gottardo, con una colazione alla Pasticceria Peverelli in Piazza Collegiata, dove sono stati creati i famosi Bissoli, diventati i dolci tipici della città: sono dischetti di cioccolato ripieni di castagne e con in superficie una biscia di cioccolato bianco, simbolo della città già impresso sulle antiche monete cinquecentesche locali, che il dolcetto vuole appunto evocare. Di fronte alla pasticceria si erge la rinascimentale Chiesa Collegiata, che affianca il palazzetto con esposti i busti dei più importanti autori e poeti italiani, e da dove ogni sabato si dipana il tradizionale mercato cittadino ricco di specialità gastronomiche locali, prima tra tutte la polenta che viene prodotta anche al momento. Poi, passando anche per la piazza del Municipio, ex palazzo del Podestà e dove in passato sorgeva l’unico pozzo in cui ci si poteva rifornire di acqua potabile, si sale verso i tre celeberrimi e secolari Castelli, patrimonio Unesco: Castelgrande, Montebello e Sasso Corbaro. Dal primo, risalente nientemeno che al periodo neolitico, si stacca una scenografica murata che scende fino in città, e che contribuisce a conferirle il soprannome di Turrita per le tante torri e mura della città e dei castelli che si confondono le une nelle altre in un disegno ingegnoso e superbo. E dopo il pranzo a base di tipicità stagionali al ristorante Grottino Ticinese ci si può muovere in direzione di Lugano, la città più grande del Canton Ticino in cui, tra lago e parchi, ville e boutique, edifici storici e religiosi, si respira una dolce atmosfera mediterranea: potete farlo gratuitamente grazie a Ticino Ticket, il biglietto inaugurato il 1° gennaio 2017 che permette a chi pernotta in albergo, ostello o campeggio di muoversi liberamente con i mezzi pubblici su tutto il territorio cantonale per l’intera durata del soggiorno, beneficiando anche di agevolazioni sugli impianti di risalita, le navigazioni e le principali attrattive turistiche. E’ a Lugano, infatti, che si può prendere parte allo specialeFood & Wine Tour, visita guidata attraverso il centro storico con tappe in ristoranti, pasticcerie ed enoteche in cui gustare tante specialità sia ticinesi che di altri cantoni svizzeri, spesso sconosciute fuori dai confini locali. Qualche esempio? La tradizionale torta di pane risalente a tempi lontani poco floridi, a base di avanzi di pane, zucchero, latte, grappa, uvetta e cioccolato cucinati a bagnomaria e poi infornati; il Nocino Ratafià, tipico ticinese, prodotto con spezie e noci acerbe tradizionalmente raccolte durante la notte di San Giovanni il 24 giugno; l’immancabile e intenso vino Merlot locale. Il giorno seguente l’avventura riparte a bordo del nuovissimoGotthard Panorama Express, treno panoramico che sulla vecchia e pionieristica ferrovia del San Gottardo si addentra nel cuore della Svizzera attraversando le Alpi, per poi a Flüelen proseguire in battello a vapore sul Lago dei Quattro Cantoni fino a Lucerna, in un viaggio emozionale che offre anche informazioni e messe in scena sulla storia di questa importante rotta di transito. Imperdibile, naturalmente, il pranzo in battello con specialità regionali. Al ritorno si può ripercorrere l’itinerario inverso, oppure prendere il treno che riporta in Ticino, dove il progetto On Board Concierge Service offre ai passeggeri una consulenza a bordo con programmi turistici personalizzati sulla base delle proprie esigenze. Rilassati e, soprattutto, decisamente sazi.