Pane, salame e Lambrusco: un grande classico delle terre emiliane, combinazione irresistibile che sfido chiunque a disdegnare. Per me che, dovunque mi trovi, adoro i pasti caserecci con i sapori del territorio, un richiamo che neanche Ulisse con il canto delle Sirene.
Ma si fa presto a dire Lambrusco. Di tipologie non ce n’è mica solo una. E soprattutto, ce ne sono di insospettabilmente pregiate e raffinate da sposarsi pur sempre con i prodotti del territorio, utilizzati però per essere trasformati da mani sapienti in squisite ricette creative.
Confesso: non lo sapevo neppure io. Per questo il mio weekend alla tenuta Venturini Baldini di Roncolo, che con il suo Rubino del Cerro, primo spumante di Lambrusco a uve organiche, e gli altri a seguire compresi gli spumanti rosati, ne ha fatto, invece, il suo punto di forza insieme alle altrettante, raffinate tipologie di aceti balsamici della sua storica cantina, è stato davvero una bella scoperta.
Nel regno del Lambrusco
Tanto per cominciare, varcare i cancelli della tenuta, immersa nel parco naturalistico di Roncolo a Quattro Castella, tra Parma e Reggio Emilia, in quelle Terre di Canossa dominate dalla celebre Grancontessa Matilde di medievale memoria, significa entrare in un mondo dipinto di verde dai 130 ettari di terra coperti di vitigni, ulivi e prati fioriti, lambiti da tre piccoli laghi naturali ai piedi del boscoso Appennino Tosco Emiliano.
Un vero paradiso anche per gli amanti del trekking e delle pedalate, degli spazi aperti e della natura incontaminata, di un silenzio così assordante da fare compagnia.
E certamente un paradiso per chi, come me, apprezza decisamente il vino buono, coltivato con un impasto di amore e tecniche totalmente biologiche su quelle colline che si spingono fino quasi ai confini con la Toscana.
Una tenuta che offre alloggio al suo interno nel Wine Relais Roncolo 1888, la seicentesca Villa dei Marchesi Manodori immersa in un rigoglioso giardino all’italiana trasformata da un anno in esclusivo resort deluxe, pur mantenendo la sua originaria connotazione, con undici camere, piscina tra i cipressi e palestra nelle antiche cantine, che presto saranno affiancate anche da cinque suites e una spa.
E con immancabile ristorante nell’antica limonaia, dove prodotti e sapori della cucina emiliana proposti all’insegna di gustosi piatti creativi vengono esaltati da un sapiente abbinamento dall’antipasto al dessert con spumanti e lambruschi di produzione interna rossi, bianchi e rosé.Una vera e propria esperienza sensoriale, insomma, preceduta, nel mio caso, anche da quella a base degli insoliti aceti balsamici dell’antica Acetaia di Canossa, sempre interna con le sue quattrocento botticelle originali in legno di ginepro, rovere, gelso, castagno e ciliegio, con corollario di veri e propri condimenti gourmet come le perle di aceto e il Goccia Rosé, che osano con i sapori di wasabi, tartufo e mela, fino al Puro (100% mosto d’uva cotto) fortemente agrodolce e di lenta maturazione, destinato ai veri intenditori.
Serate frizzanti al sapor di Lambrusco
Insomma, per un weekend mi sono sentita una vera e propria nobildonna d’altri tempi.
E in quest’estate in arrivo all’insegna del turismo slow, delle vacanze verdi e delle infinite bellezze della nostra meravigliosa penisola, la scelta di questi luoghi non può che essere vincente.
Di certo non correrete il rischio di annoiarvi: perché oltre alle passeggiate e pedalate nella natura, alle degustazioni e ai corsi di cucina territoriale, alle sfide sul vicino campo da golf a 18 buche e alle visite ai produttori locali dei tipici Parmigiano e Prosciutto Crudo, potete anche allungarvi fino alle belle città d’arte emiliane, tutte a non più di un’oretta di distanza sull’antica via Emilia, spaziare dal Castello di Canossa al Museo della Ferrari, dalle eccellenze della Food Valley con caseifici, salumifici, acetaie e cantine, a quelle della Motor Valley dove nascono i brand automotive più iconici come Ferrari, Lamborghini e Maserati.
E al ritorno rilassarvi con gli spumeggianti aperitivi in vigna serali al via dal mese di giugno, aperti anche a chi non soggiorna al relais, come i Mercoledi Rosé, i Venerdi Apericena, le Domeniche Pizza e Bollicine. Il tutto mentre va in scena la magia di un tramonto che vede contemporaneamente il sole calare da un lato e la luna sorgere dall’altro…
di Grazia Garlando